Il grande burrone

Un uomo sempre scontento di sé e degli altri continuava a brontolare ogni giorno con Dio: "Ma chi l'ha detto che ognuno deve portare la sua croce? Possibile che non esista un mezzo per evitarla? Sono veramente stufo dei miei pesi quotidiani!". 

Il Buon Dio una notte gli fece fare un sogno. Si ritrovò all’improvviso elevato su una nuvola da dove vedeva il mondo intero. Notò che tutti gli uomini sulla Terra erano in fila in una sterminata processione. 

Ognuno camminava con la sua croce sulle spalle lentamente, ma inesorabilmente, un passo dopo l'altro. Guardando accuratamente le folle si rese conto che anche lui era nell'interminabile corteo e avanzava a fatica con la sua croce personale.  

Dopo un po' si accorse che la sua croce era troppo lunga: per questo faceva fatica ad avanzare.

“Senti Dio, credo che tu con me sei stato ingiusto. Avevo proprio ragione a lamentarmi. La mia croce è troppo lunga, sarebbe sufficiente accorciarla un po' e tribolerei molto meno". 

Dio sorridendo gli porse una sega elettrica e gli disse: “taglia pure come vuoi. Ciò che conta è che tu sia felice”. 

Con un taglio deciso accorciò la sua croce d'un bel pezzo. Quando ripartì si accorse che ora poteva camminare molto più speditamente e senza tanta fatica giunse a quella che sembrava la meta della processione. Ma ahimè, era un burrone: una larga ferita nel terreno, oltre la quale però cominciava la "terra della felicità eterna". Era una visione incantevole quella che si vedeva dall'altra parte del burrone. Ma non c'erano ponti, né passerelle per attraversare. Subito si fece coraggio perché vide che gli uomini che lo precedevano passavano con facilità.  

Ognuno si toglieva la croce dalle spalle, l'appoggiava sui bordi del burrone e poi ci passava sopra. Le croci sembravano fatte su misura: congiungevano esattamente i due margini del precipizio.  

Passavano tutti, ma quando toccò a lui si accorse che la sua croce era troppo corta e non arrivava dall'altra parte del baratro. Si mise a piangere e a disperarsi: "Dio, perché non mi hai fermato? Se l'avessi saputo non l’avrei mai accorciata".  

Dio gli sorrise con tenerezza e gli disse: “perché imparassi a fidarti di me. Io vedo oltre i tuoi passi e conosco i tuoi burroni. La croce è l'unico ponte che conduce alla vita eterna ed è costruita a misura su ciascuno. Non vi è croce affidata che sia più lunga e pesante quanto sia possibile portare”.